venerdì 9 marzo 2012


lunedì, 26 marzo 2007

 

Saper rispondere anche noi agli annunci quotidiani " Ecco io sono l'ancella del Signore, si faccia di me secondo la tua parola" assisteremmo al miracolo della vita in noi e attorno a noi. Diventare dimora di Dio e dimorare in Lui "ci abilita a diventare dimora per gli altri, essere casa aperta, dove si accoglie la vita, si compiono passi per umanizzarla e renderla disponibile al dono"(Cm 883)
postato da: SuorBernardina alle ore 08:25 | link | commenti (6)
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Commenti
 
 
 

#1   26 Marzo 2007 - 11:06
 
Oggi il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare nel seno di una Vergine. Facciamoci anche noi dimora di Dio e saremo accoglienti verso chi ci è vicino. Facciamo assaporare la vita con il nostro affetto e la nostra cura e sarà anche per noi ANNUNCIAZIONE. Sr. AnnaLaura
  utente anonimo
#2   26 Marzo 2007 - 11:47
 
 


Da antichissimo tempo la Chiesa cattolica festeggia l’annuncio dell’Incarnazione del Verbo dato a Maria Vergine da parte dell’Arcangelo Gabriele. Dal VII secolo tale ricorrenza viene fissata alla data del 25 marzo, esattamente nove mesi prima del Natale, giorno della nascita di Gesù Cristo.

Legandolo a questo importante avvenimento, fino al 1750 Firenze iniziava l’anno civile non come adesso il primo di gennaio bensì proprio per la festività di Maria Santissima; infatti l’anno fiorentino aveva principio ab Incarnatione, cioè dal momento dell’annuncio della maternità dato alla Vergine dall’Arcangelo. Quindi il 25 marzo, che coincide anche con l’arrivo della primavera, all’ombra del cupolone del Brunelleschi e in tutte le terre soggette al dominio della città, si festeggiava il capodanno, differendo nel computo dell’anno di due mesi e venticinque giorni, anche quando in numerosi territori d’Italia sin dal 1582 era in vigore il calendario gregoriano in base al quale l’anno iniziava il i gennaio.

Curiosità
  utente anonimo
#3   26 Marzo 2007 - 14:56
 
 
 


Si è aperto ufficialmente a Catania l’anno centenario della morte della Beata Madre Maddalena Morano avvenuta in questa città il 26 marzo 1908. Madre Morano era nata a Chieri il 15 novembre 1847 e della Sicilia aveva fatto la "patria del cuore".

Chissà che festeggiamenti!!
Ely
 
  utente anonimo
#4   26 Marzo 2007 - 17:54
 
akathistos 1a stanza
INNO AKATHISTOS ALLA MADRE DI DIO

1. Il più eccelso degli Angeli fu mandato dal Cielo per dir "Ave" alla Madre di Dio. Al suo incorporeo saluto vedendoti in Lei fatto uomo, Signore, in estasi stette, acclamando la Madre così:

Ave, per Te la gioia risplende;
Ave, per Te il dolore s'estingue.
Ave, salvezza di Adamo caduto;
Ave, riscatto del pianto di Eva.
Ave, Tu vetta sublime a umano intelletto;
Ave, Tu abisso profondo agli occhi degli Angeli.
Ave, in Te fu elevato il trono del Re;
Ave, Tu porti Colui che il tutto sostiene.
Ave, o stella che il Sole precorri;
Ave, o grembo del Dio che s'incarna.
Ave, per Te si rinnova il creato;
Ave, per Te il Creatore è bambino. Ave, Vergine e Sposa!

Ben sapeva Maria d'esser Vergine sacra e così a Gabriele diceva: «Il tuo singolare messaggio all'anima mia incomprensibile appare: da grembo di vergine un parto predici, esclamando: Alleluia!»

2. Desiava la Vergine di capire il mistero e al nunzio divino chiedeva: «Potrà il verginale mio seno mai dare alla luce un bambino? Dimmelo!». E Quegli riverente acclamandola disse così:

Ave, Tu guida al superno consiglio;
Ave, Tu prova d'arcano mistero.
Ave, Tu il primo prodigio di Cristo;
Ave, compendio di sue verità.
Ave, o scala celeste che scese l'Eterno;
Ave, o ponte che porti gli uomini al cielo.
Ave, dai cori degli Angeli cantato portento;
Ave, dall'orde dei dèmoni esecrato flagello.
Ave, la Luce ineffabile hai dato;
Ave, Tu il «modo» a nessuno hai svelato.
Ave, la scienza dei dotti trascendi;
Ave, al cuor dei credenti risplendi. Ave, Vergine e Sposa!

La Virtù dell'Altissimo adombrò e rese Madre la Vergine ignara di nozze: quel seno, fecondo dall'alto, divenne qual campo ubertoso per tutti, che vogliono coglier salvezza cantando così: Alleluia!

Katia
  utente anonimo
#5   27 Marzo 2007 - 15:07
 
«Maria, nostra Madre, è un modello di corrispondenza alla grazia; se noi contempliamo la sua vita, riceveremo dal Signore la luce necessaria per divinizzare la nostra esistenza quotidiana […]. Si tratta di imitare innanzitutto il suo amore. La carità non si ferma ai buoni sentimenti: deve essere nelle parole, ma soprattutto nelle opere. La Vergine non si limitò a dire fiat, ma realizzò in ogni istante la sua decisione, stabile e irrevocabile. Così noi: quando ci muove l’amore di Dio e conosciamo la sua volontà, dobbiamo impegnarci a essere fedeli, leali, e ad esserlo veramente. Perché non chiunque mi dice: Signore, Signore!, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli (Mt 7, 21).

Impariamo da lei, che ci è madre e maestra
katia
  utente anonimo
#6   28 Marzo 2007 - 12:45
 
La vita è ...amore.
Le madri dovrebbero essere maestre d'amore.
Chiediamo a Maria l'aiuto.
Lei sia, per noi, l'esempio della santità che diventa feconda nel dono di se stesse a Dio e agli uomini.

Federica
  utente anonimo

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