venerdì 9 marzo 2012


lunedì, 02 aprile 2007

 

In questa settimana santa voglio seguire e approfondire la liturgia della Parola, per vivere più intimamente con il mio Signore, per assumerne sempre più i lineamenti e divenire nel mondo “ segno visibile del suo amore”
 
Oggi il Vangelo secondo Giovanni ci propone “L’ultima cena a Betania”.
Sei giorni prima di pasqua, Gesù va a Betania; va a ristorarsi, per l’ultima volta, in casa dei suoi amici. E là riceve il più delicato omaggio dell’amicizia.
Betania non è soltanto un simbolo. E’ una realtà che deve trovare posto nella mia vita. Mi devo sentire chiamata ad essere per Cristo, e per il Cristo presente e sofferente oggi nei fratelli, una Betania ospitale; ad essere una casa ospitale dove l’arrivo di un amico assume l’importanza di un “evento pasquale” e mi mette in festa. Ma soprattutto chiamata a condividere la sorte dell’amico, a compromettersi per lui, senza esitazione e fino alle estreme conseguenze.
Signore sostieni i miei propositi, rendi salda la mia fede per credere che non ti separerai mai da noi, anche se sei in procinto di partire, perché nel dono dell’amicizia ti sei a noi affidato e vivi in noi .
 
                                                                                                                                            Per ricordare Giovanni Paolo II, nel secondo anniversario della sua scomparsa, nei commenti indico un collegamento con un lavoro realizzato dal Vaticano del suo pontificato dal 1978 al 2005, molto bello e ricco di documentazioni
postato da: SuorBernardina alle ore 08:47 | link | commenti (5)
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Commenti
 
 
 

#1   02 Aprile 2007 - 11:24
 
 
     SuorBernardina

#2   02 Aprile 2007 - 11:51
 
Auguro a tutti Buona settimana Santa che ci porta al grande avvenimento della Pasqua. Gesù sia pensato, meditato, amato sempre. Sr. AnnaLaura
  utente anonimo
#3   02 Aprile 2007 - 13:57
 
Signore Gesù, figlio di Dio,
venuto nel mondo per essere l’uomo
più familiare della nostra casa
vieni stassera ed ogni sera
a consumare presso di noi
la cena degli amici.
Fa’ di ciascuno di noi
La tua Betania profumata di nardo,
dove gli intimi segreti del tuo cuore,
affinché possiamo vivere con te
l’ora suprema dell’amore
e dirti con un gesto di muta adorazione
quanto ci sia caro
- poichè tu stesso l’hai fatto per noi –
vivere la tua vita
e morire la tua morte . Amen

Rudy
  utente anonimo
#4   02 Aprile 2007 - 15:46
 
 
 


Hoje faz dois anos que ele voltou para o Pai! Um SANTO que tivemos a graýa de conhecer, admirar... e imitar, se possýývel, a sua imensa ternura humana! Um SANTO que nýo tinha receio de se mostrar homem! Ir. Joanna

 
  utente anonimo
#5   02 Aprile 2007 - 19:13
 
Cari fratelli e sorelle!

Due anni or sono, poco più tardi di quest’ora, partiva da questo mondo verso la casa del Padre l’amato Papa Giovanni Paolo II. Con la presente celebrazione vogliamo anzitutto rinnovare a Dio il nostro rendimento di grazie per avercelo dato durante ben 27 anni quale padre e guida sicura nella fede, zelante pastore e coraggioso profeta di speranza, testimone infaticabile e appassionato servitore dell’amore di Dio
.....

“… E tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento” (Gv 12,3). Ritorniamo a questa annotazione, tanto suggestiva, dell’evangelista Giovanni. Il profumo della fede, della speranza e della carità del Papa riempì la sua casa, riempì Piazza San Pietro, riempì la Chiesa e si propagò nel mondo intero. Quello che è accaduto dopo la sua morte è stato, per chi crede, effetto di quel “profumo” che ha raggiunto tutti, vicini e lontani, e li ha attratti verso un uomo che Dio aveva progressivamente conformato al suo Cristo. Per questo possiamo applicare a lui le parole del primo Carme del Servo del Signore, che abbiamo ascoltato nella prima Lettura: “Ecco il mio servo che io sostengo, / il mio eletto in cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; / egli porterà il diritto alle nazioni…” (Is 42,1). “Servo di Dio”: questo egli è stato e così lo chiamiamo ora nella Chiesa, mentre speditamente progredisce il suo processo di beatificazione, di cui è stata chiusa proprio questa mattina l’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità.

"Dall'omelia di papa Benedetto XVI"
Ely
  utente anonimo

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