venerdì 9 marzo 2012


giovedì, 05 aprile 2007

 

La messa del giovedì santo, memoriale dell'ultima cena del Signore, presenta tutto intero il mistero pasquale, che nei prossimi tre giorni sarà cronologicamnte celebrato nei suoi aspetti di passione, sepoltura e risurrezione. E' una messa che ha un suo inconfondibile carattere di intimità e che ci vuole portare all'esperienza di un incontro pieno conl'amore oblativo di Gesù.
Ho colto questi insegnamenti: Mangiare insieme - Essere servi gli uni degli altri - Amarsi fino alla fine.
Voi che passate di qui volete lasciarmi una vostra interpretazione dei tre insegnamenti? Grazie!
postato da: SuorBernardina alle ore 10:00 | link | commenti (3)
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Commenti
 

#1   05 Aprile 2007 - 12:22
Invitare a pranzo un amico per stare insieme è una grande gioia. Gesù lo fa con i suoi discepoli, anche con Giuda; lo tratta da amico fino all'ultimo.
Gesù non mangia solo con i suoi discepoli, ma si mette a servirli; lava loro i piedi dando un comandamento: lavatevi i piedi gli uni gli altri, cioè amatevi a vicenda.
E ci ha amato Lui fino alla fine, fino a farsi cibo e bevanda nostra. E' morto e risorto prima misticamente. Come non credere che Gesù è Figlio di Dio? AmiamoLo e amiamoci chiedendo a Lui la forza perchè da soli non è possibile. Sr. AnnaLaura
utente anonimo
#2   05 Aprile 2007 - 17:06
Tre riflessioni.
E' davvero "vicino", Dio-con noi, profondamente umano pur essendo Dio... Ciò che mi colpisce di più, nell'ultima cena, è l'intimità di Gesù, la delicatezza del suo cuore nei confronti degli amici.
A tutti, pur sapendo dell'imminente tradimento di Giuda e di Pietro, dona il Pane ed il Vino. Anzi, per mezzo dei Dodici, dona anche a noi la promessa dell'alleanza eterna tra l'Uomo e Dio.
Una condivisione totale che supera ogni limite e confine.

Servire gli altri. La lavanda dei piedi.
Credo sia la gratuità il significato più profondo di questo gesto.
Dio non è soltanto "vicino", si fa addirittura servo.
Un amore che si piega, si umilia...
Quante volte, invece, l'orgoglio, la razionalità, mille altre giustificazioni impediscono il nostro chinarci ai piedi degli altri, in famiglia, con gli amici...

Un amore che dura per sempre.
Eterno perchè è amore di Dio.
E' Dio che muove sempre il primo passo verso l'uomo.
Eterno perchè è una scelta di Dio.
Non un sentimento, una sensazione..., una scelta che, fin dall'alba dei tempi, si rinnova sempre e per ogni uomo.
Cosa si può chiedere di più a Dio?

Federica
utente anonimo
#3   05 Aprile 2007 - 18:51
E' l'amore l'eredità più preziosa che Egli lascia a quanti chiama alla sua sequela. E' il suo amore, condiviso dai suoi discepoli, che questa sera viene offerto all'intera umanità.

"Fate questo in memoria di me" (1 Cor 11,24-25). Con questo comando, ci impegna a ripetere il suo gesto. Anche al termine della lavanda dei piedi Egli ci invita ad imitarlo: "Vi ho dato l'esempio perché come ho fatto io facciate anche voi" (Gv 13,15). Stabilisce in tal modo un'intima correlazione tra l'Eucaristia, sacramento del suo dono sacrificale, e il comandamento dell'amore, che ci impegna ad accogliere e servire i fratelli.

Buon triduo pasquale
Rudy
utente anonimo

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