da splinder 2007
mercoledì 29 febbraio 2012
venerdì, 26 gennaio 2007
E la storia continua.....
(nei commenti la 2a parte di"Una vita per i giovani")
postato da:
SuorBernardina
alle ore 16:44 |
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commenti (3)
categorie:
#1
26 Gennaio 2007 - 17:44
9. Le trombe dei saltimbanchi hanno annunciato la festa patronale e Giovanni è in prima fila. Studia con attenzione i trucchi dei prestigiatori, i segreti degli equilibristi. Giovanni è lì per imparare quei trucchi e quei segreti. A far del bene ai ragazzi vuol cominciare subito, attirandoli con giochi e spettacoli.
10. Balza sulla corda tesa fra due alberi e vi cammina tra gli applausi dei suoi piccoli spettatori. E’ una sera di domenica, e Giovanni dà il primo spettacolo ai ragazzi dei dintorni. Ha faticato per mesi, provando e riprovando. Di lassù, come da un piccolo pulpito, Giovanni fra poco ripeterà la predica sentita alla messa del mattino. I giochi e la parola di Dio fanno del bene.
11. Una gelida mattina di febbraio, Giovanni parte da casa e va a cercarsi un posto da garzone. E’ sicuro che, per far del bene a tanti ragazzi, deve studiare e diventare prete. Ma Antonio, che ha già 18 anni ed è un rude contadino, non è d’accordo. Gli ha gridato infinite volte: “I libri non li voglio! Devi prendere la zappa, come tutti noi!”
12. Per tre anni Giovanni lavora come ragazzo di stalla alla cascina di Moglia. Conduce le bestie al pascolo, munge le mucche, porta il fieno nelle mangiatoie, guida i buoi che arano i campi.
13.Quando può, seduto all’ombra degli alberi, mentre gli animali brucano l’erba intorno, riapre ostinato i suoi libri Il padrone scuote la testa:
- Perché leggi tanto?
- Voglio diventare prete!
- Per studiare ci vuole un mucchio di soldi
– Dio ci penserà.
E Dio ci pensa sul serio. Antonio si sposa. Giovanni può tornare a casa.
14. Va a frequentare le prime scuole a Castelnuovo. Ha già 15 anni. Fa tanta strada a piedi. Quando piove, apre l’ombrello e calza gli zoccoli. Dopo un anno a Castelnuovo, si trasferirà alle scuole di Chieri.
15. Durante le lunghe vacanze scolastiche, Giovanni è sempre circondato da ragazzi. Scrive “Li attiravano i miei racconti, i giochi,i canti .Molti, anche tra i più grandi, non conoscevano la verità della fede. Tra giochi e racconti, insegnavo il catechismo e le preghiere cristiane. Era una specie di oratorio” .
16. A 20 anni, Giovanni Bosco prende la risoluzione più importante della sua vita:entra nel Seminario. Chi vi entrava, a quei tempi, indossava una veste nera, la “talare”. Era un segno per dire a tutti : “ Intendo diventare prete, e vivere come deve vivere un prete”.
17. Il 5 giugno 1841, l’arcivescovo di Torino pone le mani sul capo di Giovanni Bosco e lo consacra sacerdote. Alcuni minuti dopo Giovanni celebra la sua prima messa. Ha 26 anni, ed è diventato “Don Bosco”. La prima parte del suo “grande sogno” è realizzata.
SuorBernardina
#2
26 Gennaio 2007 - 18:48
Aspetto pazientemente il seguito della vita di Don Bosco.Mi hai lasciato con il fiato sospeso. Come sempre:complimenti e grazie!!!
xolex
#3
27 Gennaio 2007 - 11:49
In mezzo a tutte le innovazioni del tempo, ci dimentichiamo spesso di tutte quelle persone che si adoperano ogni giorno per pensare, oltre che al proprio benessere, anche quello altrui. E la storia di Don Bosco, raccontata con questi fumetti, ci vuole anche far riflettere su questo. Comunque grazie, Suor Bernardina, per l’impegno con cui ad ogni festività reagisce in modo sempre interessante e propositivo, e buona festa a tutti!!!
Edilio
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