mercoledì 29 febbraio 2012

mercoledì, 17 gennaio 2007
 
 
 
 
Scrivere sul blog è come mettersi in edicola a titolo  gratuito. Se consideri la portata del gesto, sei costretta a riflettere su ciò che metti in esposizione. Al lettore affidi la valutazione del contenuto ed una eventuale risonanza che può essere condivisa o rimanere nel segreto dell’anima.
Per una religiosa come me, la finalità per cui lo faccio è una domanda a cui devo dare sempre una risposta convincente a me stessa:  internet è un mezzo efficace  per comunicare Dio agli uomini. Non con una vera e propria catechesi, ma  attraverso esperienze personali, che a volte mettono in risalto un’umanità che non ti fa diversa dagli altri, ma addirittura in comunione con tutti. C’è anche nel mio espormi un’intenzionalità più o meno palese di un orientamento vocazionale. La crisi delle vocazioni religiose è un  interrogativo forte, che mi fa ricercare le cause a tutto campo, ma prima a livello personale. Sto leggendo un libro interessante, “Il fuoco sotto la cenere”, dove l’autrice Joan Chittister, sottolinea l’importanza della spiritualità della vita religiosa qui e adesso. Un invito tra gli altri è “quello di guardare il proprio riflesso nell’acqua” per avere un’idea della vita religiosa futura.
Come mi vedo e cosa vedono gli altri? Essere riflesso dell’amore di Dio è dare senso alla propria scelta di vita, la Vergine mi aiuti ad esserlo. Lo stesso credo che valga anche per chi è sposa e madre. Il futuro è nelle mani di ciascuno di noi.
 
 
postato da: SuorBernardina alle ore 12:31 | link | commenti (10)
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#1   17 Gennaio 2007 - 14:58
 
Chiamati ad essere
riflessi
di quell’Immagine alta,
sublime,
trasparente
che non disdegna
di accogliere nella sua limpida luminosità
il tenue riflesso
d’un raggio,
almeno,
del suo amore
deposto nel cuore dell’uomo:
il mio,
il tuo,
il nostro,
il cuore di tutti coloro
che hanno incontrato Dio.

AV
  utente anonimo
#2   17 Gennaio 2007 - 18:18
 
Essere riflesso dell'amore di Dio. Mi ha fatto pensare al tema del prossimo capitolo generale: essere segno dell'amore preveniente di Dio ai giovani in particolare. E' terribilmente impegnativo, ma tante volte noi siamo l'unica bibbia per gli altri che, più che di parole hanno bisogno di concretezza, di testimonianza. Che il Signore ci aiuti ad essere sempre questo segno perchè la vita trionfi sempre nel suo gusto, nella sua bontà. Sr. AnnaLaura
  utente anonimo
#3   18 Gennaio 2007 - 08:16
 
 
 


E' vero che la testimonianza è più incisiva della parola,ma bisogna anche annunciare esplicitamente.
Oggi inizia una settimana particolare,dove si prega perchè la chiesa sia "una", come sempre ti riporto dei riferimenti
"Ogni anno ritorna l’appuntamento della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che è un invito alle chiese di tutto il mondo ad unirsi nella preghiera a sperimentare un preludio di unità. Il titolo di quest’anno vuol far gridare a gran voce la portata di questo evento, a rompere il silenzio, e ricordare che il Signore fa udire i sordi e dà la voce ai muti.

Le preghiere, le iniziative, i buoni propositi di una Settimana non bastano a cambiare le situazioni di disagio di quanti ogni giorno si sentono senza voce, inascoltati, e forse anche dimenticati, possono però rompere il silenzio, illuminare i bisogni di oggi e rafforzare le speranze di un domani in cui la fraternità evangelica sia alimento per tutti i cristiani.
Ciao Rudy
  utente anonimo
#4   18 Gennaio 2007 - 09:24
 
Ciao Sr. Bernardina.
Grazie per la tua interessante riflessione.
E' vero che "l'essere riflesso dell'amore di Dio" non è un impegno esclusivo di chi abbraccia la vita religiosa.
Anche i laici, nell'ordinarietà della loro vita quotidiana, sono chiamati a realizzare la loro vocazione alla santità, la risposta all' appello d'amore di Dio...
Mi torna in mente l'incontro del giovane con Gesù raccontato nel Vangelo...: "Gesù fissatolo lo amò".
Ogni vocazione nasce, fin dall'alba dei tempi, dall'infinito amore di Dio per l'uomo. A noi, poi, la libertà di rispondere, realizzare, concretizzare... pur con tutti i limiti, i difetti, gli errori propri della condizione umana.
Nell'impegno professionale, nelle scelte familiari ed educative...per una moglie, per una madre l'essere riflesso dell'amore di Dio si "traduce" nell'amore con cui ci si dedica, prima di tutto, alla propria famiglia...
Forse, prima della logica, dei principi, della razionalità, dovremmo imparare a mettere l'amore.
L'amore dovrebbe essere la nostra... misura perchè sull'amore noi saremo giudicati.

Federica
  utente anonimo
#5   18 Gennaio 2007 - 10:48
 
Il mio scopo di scrivere nel blog è quello di dare testimonianza della misericordia di Dio attraverso le mie esperienze e le mie riflessioni personali. Ci vuole coraggio per fare questo ma se si ha la convinzione che il cristiano è prima di tutto un annunciatore di Cristo, allora, tutto sarà più semplice. Spogliarsi di se stessi per raccontarsi agli altri ti libera il cuore! Un abbraccio sorella!
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#6   18 Gennaio 2007 - 17:55
 
Guardare il Crocifisso è sempre
un invito ad accettare le prove della vita con un sorriso,
anche se ti riempie il cuore di dolore.
Ma Lui ...ti guarisce col Suo amore ..
Nannina
 
  utente anonimo
#7   19 Gennaio 2007 - 08:56
 
Illumina, Signore, i ragazzi e le ragazze che compiono una decisiva scelta di vita e chiama nuovi operai nella tua messe.
Così sia Carlo
  utente anonimo
#8   19 Gennaio 2007 - 11:37
 
Quali sono le domande cruciali di vita dei giovani d'oggi?

Provi a darmi una risposta, grazie!
Jury
  utente anonimo
#9   20 Gennaio 2007 - 16:52
 
Credo che i giovani oggi come ieri chiedano amore.Ma questa esigenza
è turbata da un edonismo esasperato, dalla pornografia dilagante, da una mentalità permissivistica” , che li porta fatalmente a “dimenticare valori più alti ed indispensabili . . .”.
Il fiato corto di questa cultura propria dei Paesi benestanti,giustfica che molti giovani abbiano paura di considerare la propria vita come progetto capace di scelte definitive e di conseguenza darle un senso.
Ci vorrebbe un altro don Bosco per orientarli al dono di sè nella gratuità.
Noi sue figlie chiediamo l'aiuto alla Madonna perchè li aiuti a riconoscere e a realizzare il loro progetto di vita nel segno evangelico dell’amore per l’uomo del nostro tempo.
 
Blogger: Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente SuorBernardina
#10   21 Gennaio 2007 - 09:28
 
 
 


Nel vangelo di Luca Gesù proclama ai presenti che egli è venuto per annunziare ai poveri un messaggio di gioia e a coloro che servono la liberazione. La venuta del Messia è motivo di esultanza per la salvezza concessa al genere umano. Egli offre a ciascuno la sua amicizia e la sua grazia. "

Guardiamo a Lui e saremo raggianti
Buona domenica Rudy
  utente anonimo

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