mercoledì 29 febbraio 2012


martedì, 30 gennaio 2007

 

“Fa’ che il nostro cuore, con l’aiuto di Maria, possa essere infiammato
dal fuoco dell’ardore e dello slancio evangelizzatore,
per essere segni credibili dell’amore di Dio ai giovani”
( nei commenti l'ultima parte di " Una vita per i giovani"
#1   30 Gennaio 2007 - 14:27
"Renditi umile, forte e robusto": è quanto dice a Giovannino la bella Signora del sogno dei 9 anni.
Umile, forte e robusto per essere un vero animatore salesiano. Questa è la strada che ha fatto Don Bosco. Percorriamola anche noi. Sr. AnnaLaura
utente anonimo
 
 
 


38. Per questo Domenico cercò di fondare un gruppo con i giovani migliori. Si diedero il nome di “Compagnia dell’Immacolata”, e promisero alla Madonna di ricevere sovente Gesù nella comunione e di diventare dei piccoli apostoli in mezzo agli altri ragazzi. Aveva poca salute, Domenico. Volò in cielo pochi mesi dopo, piccolo grande santo.
 



39. Nell’autunno del 1853 Don Bosco si siede a un deschetto e davanti a quattro ragazzi martella una suola. Poi insegna a maneggiare a lesina e lo spago. Inizia così, all’interno dell’oratorio, il primo laboratorio per giovani apprendisti. Don Bosco lo fa perché nelle officine e nelle botteghe i piccoli lavoratori sono sfruttati con una giornata lavorativa che arriva anche a 15 ore, e sono a fianco di adulti che a volte parlano e agiscono male.
 



40. Negli anni che seguono Don Bosco allarga la sua casa, apre laboratori per falegnami, sarti, legatori di libri, tipografi, fabbri. Vengono ad imparare un mestiere “ragazzi orfani di padre e madre e totalmente abbandonati. Dice: “Voglio fare di questi ragazzi degli>

41. Nel 1864 Don Bosco inizia a costruire, nei prati di Valdocco, un grande santuario a Maria Aiuto dei Cristiani. Sarà finito nel giugno del 1868 e Don Bosco dirà: “Ogni mattone di questa chiesa è una grazia concessa dalla Madonna a chi l’ha invocata.”
 



42. Quattro anni dopo, Don Bosco fonda le Figlie di Maria Ausiliatrice. Alle prime dice: “Voi siete povere e poco numerose, ma avrete tante allieve che non saprete più dove metterle. Voi farete alle povere fanciulle il bene che i Salesiani fanno i ragazzi”.
 



43. Nel 1875 Don Bosco consegna il crocifisso ai primi dieci Salesiani che partono missionari per l’America del Sud. Sono i suoi ragazzi che sono cresciuti, che desiderano dedicare la loro vita ai giovani sbandati e che vanno a fare i “Don Bosco” in altre parti del mondo. Dice loro: “Cercate anime, non denari, né>

44. Papa Pio IX considera Don Bosco suo grande amico, e sovente lo invita a Roma chiedendogli consiglio per decisioni importanti. Ma Don Bosco continua ad essere un prete semplice e povero, che racconta i suoi sogni e che fa sorridendo profezie ai suoi ragazzi.
 




45. Senza quasi scrivere una parola, Don Bosco ha inventato un sistema di educazione familiare che presto tutti riconosceranno come il “sistema ideale” per educare i giovani. Scrive: “Questo sistema è tutto appoggiato alla parola della Bibbia che dice: La carità e benigna e paziente, soffre tutto, ma spera tutto e sopporta qualunque disturbo.
 


46. Nel 1876 Don Bosco fonda una nuova famiglia: i Cooperatori Salesiani. Sono amici che lavorano per la salvezza dei giovani e aiutano le opere salesiane sparse ormai in tutto il mondo. Prima di morire, Don Bosco dice loro: “Senza la vostra carità, avrei potuto fare poco o nulla”. Don Bosco morì all’alba del 31 gennaio 1888. Poco prima aveva mormorato: “Dite ai miei ragazzi che li aspetto tutti in paradiso”.
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